giovedì 31 dicembre 2009
mercoledì 23 dicembre 2009
Le batterie delle auto elettriche
Tra le batterie delle auto elettriche utilizzate nei veicoli elettrici attualmente in circolazione, si annoverano le pile zinco-aria, gli accumulatori piombo-acido ("innondate" e VRLA), le NiCd, le tipo a NiMH, le litio-ione e le Li-ion polimero.
Il cuore di un'auto elettrica è la sua batteria: al momento è questo l'elemento più costoso di questo tipo di veicoli. Incide sul prezzo finale l'alto costo di fabbricazione, ma si spera che in un futuro prossimo l'aumento della loro produzione porterà ad un sensibile abbassamento dei costi industriali nel momento in cui la produzione dei veicoli elettrici raggiungerà gli stessi volumi della attuale produzione di veicoli a combustione interna. Le nuove tecnologie di produzione delle batterie di ultima generazione, finalmente competitive in termini di costo con i motori tradizionali a combustione interna, consentiranno un drastico abbassamento dei costi finali quando decadranno i relativi brevetti.
La ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie per le batterie è stato pilotato, a partire dalla fine degli anni 90, dalla fortissima crescita di domanda di dispositivi portatili (computer, telefonini, lettori mp3...) con schermi più larghi e più luminosi, funzioni complesse e quindi con batterie di durata più lunga; l'innovazione di settore è stata trainata da questi bisogni industriali. Indirettamente il settore delle auto elettriche ha utilizzato i progressi ottenuti in questo campo. Se il mercato dei veicoli elettrici dovesse crescere, esso contribuirà direttamente a incrementare investimenti in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie relative alle batterie.
Il cuore di un'auto elettrica è la sua batteria: al momento è questo l'elemento più costoso di questo tipo di veicoli. Incide sul prezzo finale l'alto costo di fabbricazione, ma si spera che in un futuro prossimo l'aumento della loro produzione porterà ad un sensibile abbassamento dei costi industriali nel momento in cui la produzione dei veicoli elettrici raggiungerà gli stessi volumi della attuale produzione di veicoli a combustione interna. Le nuove tecnologie di produzione delle batterie di ultima generazione, finalmente competitive in termini di costo con i motori tradizionali a combustione interna, consentiranno un drastico abbassamento dei costi finali quando decadranno i relativi brevetti.
La ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie per le batterie è stato pilotato, a partire dalla fine degli anni 90, dalla fortissima crescita di domanda di dispositivi portatili (computer, telefonini, lettori mp3...) con schermi più larghi e più luminosi, funzioni complesse e quindi con batterie di durata più lunga; l'innovazione di settore è stata trainata da questi bisogni industriali. Indirettamente il settore delle auto elettriche ha utilizzato i progressi ottenuti in questo campo. Se il mercato dei veicoli elettrici dovesse crescere, esso contribuirà direttamente a incrementare investimenti in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie relative alle batterie.
sabato 19 dicembre 2009
Primi test per le auto elettriche
Iniziano nel Regno Unito i test di 340 auto elettriche, 110 delle quali basate nelle città di Birmingham e Coventry. Lo scopo del progetto è comprendere come le auto vengono utilizzate, quando necessitano di una ricarica e più in generale, quanto possano risultare pratiche nel quotidiano del guidatore medio.
Il primo lotto di 25 Mitsubishi i-MiEV è stato già assegnato ai colladautori selezionati. Le rimanenti verranno assegnate in base ad un campionamento effettuato dell'università di Coventry nel corso del prossimo anno.
L'Aston University di Birmingham analizzerà le modalità di utilizzo e il tipo di infrastrutture necessarie, incluse stazioni di ricarica, necessarie a supportare la diffusione delle auto elettriche. 40 Mini elettriche sono state inoltre assegnate ad altrettanti volontari nell'area di Oxford.
Auto elettriche di altri costruttori, inclusi Jaguar, Land Rover, Smart e Tata, saranno sottoposte a simili test su scala nazionale. Gli inglesi solitamente giocano d'anticipo, ma perchè in Italia dobbiamo essere sempre in ritardo su tutto?
Il primo lotto di 25 Mitsubishi i-MiEV è stato già assegnato ai colladautori selezionati. Le rimanenti verranno assegnate in base ad un campionamento effettuato dell'università di Coventry nel corso del prossimo anno.
L'Aston University di Birmingham analizzerà le modalità di utilizzo e il tipo di infrastrutture necessarie, incluse stazioni di ricarica, necessarie a supportare la diffusione delle auto elettriche. 40 Mini elettriche sono state inoltre assegnate ad altrettanti volontari nell'area di Oxford.
Auto elettriche di altri costruttori, inclusi Jaguar, Land Rover, Smart e Tata, saranno sottoposte a simili test su scala nazionale. Gli inglesi solitamente giocano d'anticipo, ma perchè in Italia dobbiamo essere sempre in ritardo su tutto?
domenica 13 dicembre 2009
Auto elettriche a Milano
Affinché Milano sia pronta all’avvento delle auto elettriche, il Comune ha già predisposto e approvato, assieme ad A2A, un piano per dotare la città di 240 impianti di ricarica per veicoli elettrici, che saranno attivati entro la fine del 2010.
Le auto elettriche possono essere la soluzione ideale per i tanti pendolari che ogni giorno raggiungono Milano, se dispongono di un box dove poter ricaricare le batterie in assoluta comodità con una normale presa elettrica da 220 volt. Pensando in un ottica di mobilità sostenibile, si potrebbe pensare, come ulteriore stimolo per incentivarne l’acquisto e l’uso, di garantire loro il parcheggio gratuito sulle strisce blu, e magari anche un punto di ricarica...
Le auto elettriche possono essere la soluzione ideale per i tanti pendolari che ogni giorno raggiungono Milano, se dispongono di un box dove poter ricaricare le batterie in assoluta comodità con una normale presa elettrica da 220 volt. Pensando in un ottica di mobilità sostenibile, si potrebbe pensare, come ulteriore stimolo per incentivarne l’acquisto e l’uso, di garantire loro il parcheggio gratuito sulle strisce blu, e magari anche un punto di ricarica...
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Auto elettriche,
Auto elettriche a Milano
lunedì 30 novembre 2009
lunedì 23 novembre 2009
Il futuro dell'auto elettrica
Gli accumulatori Li-ion, Li-poly e la pila zinco-aria hanno dimostrato di possedere densità energetiche sufficientemente elevate per fornire un raggio decente e tempi di ricarica comparabili a quelli del riempire di benzina i serbatoi dei veicoli convenzionali.
Mentre ai veicoli ibridi si applicano molti dei ritrovati tecnici sviluppati all'inizio per le vetture elettriche a batteria, gli ibridi non vengono considerati BEV. Lo sviluppo e la produzione di veicoli ibridi stanno, comunque, migliorando il costo e le prestazioni delle batterie, dei motori elettrici, dei caricatori, e del controllo elettronico dei motori, questi progressi porteranno aiuti allo sviluppo dei BEV e dei veicoli ibridi plug-in (PHEVs). Dal momento che la ricerca sulle vetture ibride le renderà sempre più progredite, possiamo aspettarci che la vita utile delle batterie, la capacità di carica e la densità energetica di picco miglioreranno e che il loro motore a combustione interna verrà usato sempre di meno (forse solo nei grandi spostamenti).
Insomma, il futuro delle auto elettriche a batteria dipende principlamente dal costo e dalla disponibilità di batterie con alta densità energetica, capacità di fornire picchi di potenza, lunga vita utile, ed altri aspetti come motori più leggeri ed economici, controllo elettronico dei motori, della trazione e delle ruote indipendenti, ruote sterzanti in modo diverso alle alte e basse velocità, caricabatterie che siano tecnologicamente ed industrialmente maturi, affidabili, pratici e competitivi nei costi con i molti componenti dei motori a combustione interna.
Mentre ai veicoli ibridi si applicano molti dei ritrovati tecnici sviluppati all'inizio per le vetture elettriche a batteria, gli ibridi non vengono considerati BEV. Lo sviluppo e la produzione di veicoli ibridi stanno, comunque, migliorando il costo e le prestazioni delle batterie, dei motori elettrici, dei caricatori, e del controllo elettronico dei motori, questi progressi porteranno aiuti allo sviluppo dei BEV e dei veicoli ibridi plug-in (PHEVs). Dal momento che la ricerca sulle vetture ibride le renderà sempre più progredite, possiamo aspettarci che la vita utile delle batterie, la capacità di carica e la densità energetica di picco miglioreranno e che il loro motore a combustione interna verrà usato sempre di meno (forse solo nei grandi spostamenti).
Insomma, il futuro delle auto elettriche a batteria dipende principlamente dal costo e dalla disponibilità di batterie con alta densità energetica, capacità di fornire picchi di potenza, lunga vita utile, ed altri aspetti come motori più leggeri ed economici, controllo elettronico dei motori, della trazione e delle ruote indipendenti, ruote sterzanti in modo diverso alle alte e basse velocità, caricabatterie che siano tecnologicamente ed industrialmente maturi, affidabili, pratici e competitivi nei costi con i molti componenti dei motori a combustione interna.
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Auto elettriche
domenica 22 novembre 2009
Smart cerca piloti per la sua nuova auto elettrica
Prende il via in questi giorni la campagna di selezione dei primi 100 automobilisti italiani che, grazie al progetto E-mobility Italy di Smart ed Enel, viaggeranno in elettrico a partire dal prossimo anno. Smart starebbe già cercando online piloti per la sua nuova auto elettrica.
Entra cosi' nel vivo E-mobility Italy che, lanciato da Smart ed Enel lo scorso dicembre, fornirà oltre 100 auto elettriche a clienti nelle città di Roma, Pisa - sede tra l'altro del Centro Ricerche Enel - e Milano.
Le vetture coinvolte nel progetto E-mobility Italy saranno le Smart fortwo electric drive, con motore elettrico a 'zero emissioni' da 30 kW (41 CV), equipaggiate con l'innovativa batteria agli ioni di litio di Tesla Motors con capacità di 17kWh, che garantisce una percorrenza di almeno 135 km.
Le vetture Smart electric drive del progetto E-mobility Italy saranno disponibili ad un canone mensile straordinario di 400 euro più Iva per una durata complessiva di 48 mesi. Il canone comprenderà il noleggio, la manutenzione ordinaria e la garanzia per tutta la durata del progetto. Un prezzo non modesto che, presumibilmente, pochi pagheranno davvero vista la natura pubblicitaria dell'operazione; le Smart elettriche saranno quasi tutte destinate ad automobilisti Vip ed amici degli amici...
Entra cosi' nel vivo E-mobility Italy che, lanciato da Smart ed Enel lo scorso dicembre, fornirà oltre 100 auto elettriche a clienti nelle città di Roma, Pisa - sede tra l'altro del Centro Ricerche Enel - e Milano.
Le vetture coinvolte nel progetto E-mobility Italy saranno le Smart fortwo electric drive, con motore elettrico a 'zero emissioni' da 30 kW (41 CV), equipaggiate con l'innovativa batteria agli ioni di litio di Tesla Motors con capacità di 17kWh, che garantisce una percorrenza di almeno 135 km.
Le vetture Smart electric drive del progetto E-mobility Italy saranno disponibili ad un canone mensile straordinario di 400 euro più Iva per una durata complessiva di 48 mesi. Il canone comprenderà il noleggio, la manutenzione ordinaria e la garanzia per tutta la durata del progetto. Un prezzo non modesto che, presumibilmente, pochi pagheranno davvero vista la natura pubblicitaria dell'operazione; le Smart elettriche saranno quasi tutte destinate ad automobilisti Vip ed amici degli amici...
mercoledì 4 novembre 2009
Ad Avellino un impianto di batterie al litio per auto elettriche
Un nuovo impianto produttivo nel settore dell'alta tecnologia nelle fonti energetiche rinnovabili sta sorgendo a Calitri in provincia di Avellino. La scelta dell'area, a cavallo tra Basilicata e Puglia, non è casuale: molto vicina ai distretti di automotive che sono i possibili acquirenti, dallo stabilimento Fiat di Melfi al Gruppo Adler. Tutta la zona in effetti è a forte vocazione motoristica, e vi hanno sede anche decine di aziende minori dell'indotto Fiat.
Le batterie al litio rappresentano una tecnologia d'avanguardia in termini di prestazioni, costi ed impatto ambientale. Sono quelle di più sicuro mercato per il futuro dei veicoli elettrici e offrono maggiore affidabilità rispetto alle concorrenti al nichel metallo idruro utilizzate per ora nei veicoli ibridi, che ancora presentano limitazioni nel rispondere alle esigenze di densità di accumulo energetico necessarie alle macchine elettriche.
Nei primi mesi del prossimo anno è previsto l'avvio dell'operazione e nel secondo semestre 2010 si darà avvio dell'attività industriale. Una superficie di 44.000 metri quadri comprenderà oltre al reparto produttivo, laboratori di assemblaggio ed integrazione, progettazione e testing, un reparto per il riciclaggio delle batterie esauste nel rispetto della normativa ambientale, ed un laboratorio sperimentale per migliorare continuamente le caratteristiche del prodotto.
Le batterie al litio rappresentano una tecnologia d'avanguardia in termini di prestazioni, costi ed impatto ambientale. Sono quelle di più sicuro mercato per il futuro dei veicoli elettrici e offrono maggiore affidabilità rispetto alle concorrenti al nichel metallo idruro utilizzate per ora nei veicoli ibridi, che ancora presentano limitazioni nel rispondere alle esigenze di densità di accumulo energetico necessarie alle macchine elettriche.
Nei primi mesi del prossimo anno è previsto l'avvio dell'operazione e nel secondo semestre 2010 si darà avvio dell'attività industriale. Una superficie di 44.000 metri quadri comprenderà oltre al reparto produttivo, laboratori di assemblaggio ed integrazione, progettazione e testing, un reparto per il riciclaggio delle batterie esauste nel rispetto della normativa ambientale, ed un laboratorio sperimentale per migliorare continuamente le caratteristiche del prodotto.
sabato 31 ottobre 2009
domenica 25 ottobre 2009
Le auto elettriche sono il futuro
Le auto elettriche sono il futuro della mobilità sostenibile. A dichiarlo, il presidente di Renault e Nissan, Carlos Ghosn. Le auto eletriche infatti sono a suo parere la soluzione più efficace per i paesi che hanno bisogno di tagliare le loro emissioni pur aumentando il numero di utenti della strada.
Nissan sembra avere una soluzione tecnologica che renderà l'avvento delle auto elettriche molto prossimo. "La sola domanda, afferma, è se dobbiamo essere pronti adesso o attendere 5 anni, quando la tecnologia sarà migliore e i costi, inferiori. Noi crediamo che il momento sia già giunto", ha dichiarato.
Nissan e Renault hanno annunciato un piano congiunto per lanciare modelli disponibili al pubblico in serie a partire dal 2012.
Ghosn ha affermato anche che a differenza delle prime auto elettriche, quelle attuali hanno prestazioni molto migliori e del tutto equivalenti a quelle delle auto a benzina.
Per concludere, egli non ritiene necessari forti investimenti pubblici per stimolare la loro diffusione di massa. Quello però che auspica è una cooperazione tra pubblico e privato così da poter impostare degli standard che consentano l'inizio di una forte crescita. Chissà se qualcuno lo prenderà in parola...
Nissan sembra avere una soluzione tecnologica che renderà l'avvento delle auto elettriche molto prossimo. "La sola domanda, afferma, è se dobbiamo essere pronti adesso o attendere 5 anni, quando la tecnologia sarà migliore e i costi, inferiori. Noi crediamo che il momento sia già giunto", ha dichiarato.
Nissan e Renault hanno annunciato un piano congiunto per lanciare modelli disponibili al pubblico in serie a partire dal 2012.
Ghosn ha affermato anche che a differenza delle prime auto elettriche, quelle attuali hanno prestazioni molto migliori e del tutto equivalenti a quelle delle auto a benzina.
Per concludere, egli non ritiene necessari forti investimenti pubblici per stimolare la loro diffusione di massa. Quello però che auspica è una cooperazione tra pubblico e privato così da poter impostare degli standard che consentano l'inizio di una forte crescita. Chissà se qualcuno lo prenderà in parola...
Argomenti:
Auto elettriche,
Mobilità sostenibile,
ZEV
martedì 13 ottobre 2009
Storia dell'auto elettrica
Non tutti sanno che l'auto elettrica fu una tra i primi tipi di automobile ad essere inventata, sperimentata e commercializzata. Era a batteria.
Nel terzo decennio dell'800 l'imprenditore scozzese Robert Anderson inventò la prima carrozza elettrica, nella sua forma più cruda. Lo fece mentre il professore Sibrandus Stratingh di Groningen, in Olanda, progettò una piccola auto elettrica, costruita dal suo assistente Christopher Becker nel 1835.
E' sorprendente notare che anche allora questa grande invenzione era osteggiata da altri forti interessi industriali.
Più avanti nel tempo, il miglioramento delle batterie, dovuto ai francesi Gaston Plante nel 1865 e Camille Faure nel 1881, consentì il fiorire dei veicoli elettrici. Francia e Gran Bretagna furono le prime nazioni testimoni dello sviluppo del mercato delle auto elettriche.
Pochi anni prima del 1900, le auto elettriche detenevano molti record di velocità e di distanze percorse con una carica.
Arrivando al secolo scorso, i veicoli elettrici a batteria, prodotti dalle ditte Anthony Electric, Baker Electric, Detroit Electric ed altri, per un certo tempo vendettero di più rispetto ai veicoli a benzina.
Arrivò quindi la preponderanza commerciale del potente ma inquinante motore a combustione interna, e il resto è storia dei giorni nostri...
Nel terzo decennio dell'800 l'imprenditore scozzese Robert Anderson inventò la prima carrozza elettrica, nella sua forma più cruda. Lo fece mentre il professore Sibrandus Stratingh di Groningen, in Olanda, progettò una piccola auto elettrica, costruita dal suo assistente Christopher Becker nel 1835.
E' sorprendente notare che anche allora questa grande invenzione era osteggiata da altri forti interessi industriali.
Più avanti nel tempo, il miglioramento delle batterie, dovuto ai francesi Gaston Plante nel 1865 e Camille Faure nel 1881, consentì il fiorire dei veicoli elettrici. Francia e Gran Bretagna furono le prime nazioni testimoni dello sviluppo del mercato delle auto elettriche.
Pochi anni prima del 1900, le auto elettriche detenevano molti record di velocità e di distanze percorse con una carica.
Arrivando al secolo scorso, i veicoli elettrici a batteria, prodotti dalle ditte Anthony Electric, Baker Electric, Detroit Electric ed altri, per un certo tempo vendettero di più rispetto ai veicoli a benzina.
Arrivò quindi la preponderanza commerciale del potente ma inquinante motore a combustione interna, e il resto è storia dei giorni nostri...
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Storia dell'auto elettrica
martedì 6 ottobre 2009
Auto elettriche a Roma
Roma sarà la prima città a creare una rete di 150 colonne di ricarica per le auto elettriche. Il progetto si chiama E-mobility Italy, ed è volto a favorire i possessori di auto elettriche, oltre che a incentivarne l’acquisto.
Le stazioni di ricarica per auto elettriche saranno disponibili già a partire dal mese di settembre del 2010. Due terzi di queste colonnine saranno posizionate in punti strategici della città, ad uso di chiunque ne abbia bisogno per ricaricare la batteria della propria vettura, altre 50 saranno destinate all’uso privato.
Dai piani alti di Enel fanno sapere che verrà realizzato un sistema di servizio avanzato, in grado di soddisfare le esigenze degli automobilisti al fine, da una parte, di facilitare e spingere l’uso di veicoli elettrici e, dall’altra parte, di spingere anche il “car sharing” improntato sulla mobilità eco sostenibile.
Io, che sulle auto elettriche ne ho sentite e scritte tante, spero vivamente che agli annunci di Alemanno, Sindaco di Roma, e Fulvio Conti, AD di Enel, seguano presto i fatti. Milano e Brescia si erano unite in un progetto simile, figlio di un’alleanza tra A2A e Renault, ma dal mese di luglio scorso, ovvero da quando è stato annunciato, non se ne sa più nulla.
Le stazioni di ricarica per auto elettriche saranno disponibili già a partire dal mese di settembre del 2010. Due terzi di queste colonnine saranno posizionate in punti strategici della città, ad uso di chiunque ne abbia bisogno per ricaricare la batteria della propria vettura, altre 50 saranno destinate all’uso privato.
Dai piani alti di Enel fanno sapere che verrà realizzato un sistema di servizio avanzato, in grado di soddisfare le esigenze degli automobilisti al fine, da una parte, di facilitare e spingere l’uso di veicoli elettrici e, dall’altra parte, di spingere anche il “car sharing” improntato sulla mobilità eco sostenibile.
Io, che sulle auto elettriche ne ho sentite e scritte tante, spero vivamente che agli annunci di Alemanno, Sindaco di Roma, e Fulvio Conti, AD di Enel, seguano presto i fatti. Milano e Brescia si erano unite in un progetto simile, figlio di un’alleanza tra A2A e Renault, ma dal mese di luglio scorso, ovvero da quando è stato annunciato, non se ne sa più nulla.
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Auto elettriche a Roma,
E-mobility Italy
mercoledì 30 settembre 2009
venerdì 25 settembre 2009
Nissan Nuvu
La Nissan Nuvu è una auto elettrica di 3 metri con 2 posti più uno con tetto in vetro a pannelli solari: propone alcune delle tecnologie destinate alla berlina, sempre elettrica, che sarà posta in commercio in Usa e Giappone nel 2010.
Il salone di Parigi è il palcoscenico anche per questo nuovo concept della Nissan, un modello futuristico in progettazione, la cui produzione è prevista per la metà del prossimo decennio... Il nuovo veicolo elettrico, chiamato Nuvu, abbreviazione di New View, si presenta con 2+1 posti a sedere ed è un'auto elettrica di ultima generazione. Ma lo stupore compare di fronte alle sue dimensioni, lunga 3 metri, un passo di 1980 millimetri, 1700 mm di altezza e 1550 di larghezza! Le altre caratteristiche tecniche conosciute non sono da meno: tetto di vetro, pannelli solari e materiali riciclati... L'auto ecologica del futuro? Anche in questo caso dovremmo aspettare gli sviluppi, certo che l'inizio sembra molto interessante. E se qualcuno pensa che la Nissan sia troppo in anticipo sulla sua divulgazione, si sbaglia, perché già ci sta incuriosendo...
Il salone di Parigi è il palcoscenico anche per questo nuovo concept della Nissan, un modello futuristico in progettazione, la cui produzione è prevista per la metà del prossimo decennio... Il nuovo veicolo elettrico, chiamato Nuvu, abbreviazione di New View, si presenta con 2+1 posti a sedere ed è un'auto elettrica di ultima generazione. Ma lo stupore compare di fronte alle sue dimensioni, lunga 3 metri, un passo di 1980 millimetri, 1700 mm di altezza e 1550 di larghezza! Le altre caratteristiche tecniche conosciute non sono da meno: tetto di vetro, pannelli solari e materiali riciclati... L'auto ecologica del futuro? Anche in questo caso dovremmo aspettare gli sviluppi, certo che l'inizio sembra molto interessante. E se qualcuno pensa che la Nissan sia troppo in anticipo sulla sua divulgazione, si sbaglia, perché già ci sta incuriosendo...
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Auto elettriche,
Nissan Nuvu
martedì 15 settembre 2009
Volvo C30 elettrica
Anche la Volvo presenta la sua C30 in versione elettrica (BEV). Al momento si tratta di un prototipo e la commercializzazione è fissata per il 2014. La linea rimane inalterata, notiamo solo dei cerchi ruota disegnati per migliorare l'efficienza aerodinamica. A livello prestazionale, la Volvo dichiara un'autonomia di 160 Km, una velocità massima di 140 Km/h e uno 0-100 in 10.5 secondi. Gli ingegneri che l'hanno progettata rassicurano che la strumentazione non avrà nulla a che vedere con la complicatezza giapponese della Toyota Prius. Il prezzo al momento si aggirerebbe intorno ai 22.000€ incentivi esclusi, motivo per il quale la casa svedese vuole aspettare che l'offerta sul mercato delle batterie agli ioni di litio (che incidono maggiormente sul costo) possano scendere ulteriormente. Personalmente la giudico un'auto molto interessante, anche se forse delude sotto il profilo delle qualità dinamiche.
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Volvo C30 elettrica,
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martedì 8 settembre 2009
Il Giappone punta sulle auto elettriche
"Non appena il nuovo governo si sarà insediato, cominceremo a costruire una società non dipendente dal carbonio", ha anunciato il futuro capo del governo Yukio Hatoyama sottolineando le grandi opoortunità che si aprono davanti al paese: lo sviluppo di auto elettriche e l'energia solare creeranno "nuove frontiere e nuovi posti di lavoro". Il nuovo governo in Giappone sembra puntare sulle auto elettriche.
Il nuovo Giappone dei democratici che hanno appena vinto le elezioni punta tutto sulla rivoluzione verde: facendo infuriare gli industriali, il nuovo governo ha deciso che rivedrà in maniera consistente i propri obiettivi di abbattimento dei gas, ed è pronto ad ad assumere una posizione di riferimento a livello internazionale.
Fujio Mitarai, il presidente della Keidanren, la Confindustria nipponica, ha fatto più volte sapere - anche a Hatoyama - di essere contrario a target troppo pesanti per la categoria, soprattutto in tempi di crisi economica. Proprio le insistenze degli industriali erano state alla base, in giugno, dell'approvazione di obiettivi moderati da parte del governo uscente di Taro Aso.
Anche in Giappone, come accaduto negli States anni fa, qualcuno si dovrà chiedere chi ha ucciso l'auto elettrica?
Il nuovo Giappone dei democratici che hanno appena vinto le elezioni punta tutto sulla rivoluzione verde: facendo infuriare gli industriali, il nuovo governo ha deciso che rivedrà in maniera consistente i propri obiettivi di abbattimento dei gas, ed è pronto ad ad assumere una posizione di riferimento a livello internazionale.
Fujio Mitarai, il presidente della Keidanren, la Confindustria nipponica, ha fatto più volte sapere - anche a Hatoyama - di essere contrario a target troppo pesanti per la categoria, soprattutto in tempi di crisi economica. Proprio le insistenze degli industriali erano state alla base, in giugno, dell'approvazione di obiettivi moderati da parte del governo uscente di Taro Aso.
Anche in Giappone, come accaduto negli States anni fa, qualcuno si dovrà chiedere chi ha ucciso l'auto elettrica?
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Auto elettriche
lunedì 31 agosto 2009
giovedì 20 agosto 2009
Germania, un milione di auto elettriche entro il 2020
Un piano d'azione volto a promuovere l'acquisto di un milione di auto elettriche in Germania entro il 2020. Il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha messo al centro del piano la promozione della ricerca, lo sviluppo di una rete di stazioni di rifornimento elettriche in tutta la Germania, nonchè l'introduzione di incentivi per incoraggiare l'acquisto di veicoli elettrici.
Con questa decisione, l'industria tedesca dovrà sviluppare nei prossimi due anni una rete di stazioni di servizio per la ricarica delle auto elettriche in Germania, e standard tecnologici che permettano alle batterie di avere un'autonomia maggiore rispetto a quella attuale.
Il Governo spera di introdurre le prime 100mila autovetture elettriche sul mercato tedesco già entro il 2012. La Germania sarà il leader nel mercato elettrico per la mobilità?
Con questa decisione, l'industria tedesca dovrà sviluppare nei prossimi due anni una rete di stazioni di servizio per la ricarica delle auto elettriche in Germania, e standard tecnologici che permettano alle batterie di avere un'autonomia maggiore rispetto a quella attuale.
Il Governo spera di introdurre le prime 100mila autovetture elettriche sul mercato tedesco già entro il 2012. La Germania sarà il leader nel mercato elettrico per la mobilità?
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Auto elettriche,
Auto elettriche in Germania
martedì 11 agosto 2009
BYD e le sue auto elettriche
La compagnia automobilistica cinese BYD ha iniziato la vendita di auto elettriche disponibili ad un pubblico di massa. Anche se disponibile per il momento solo in Cina, prevede lo sbarco in Europa per il 2010. Con un'autonomia di 100 Km e un prezzo di 14.000€, si preannuncia come una soluzione interessante. Oltre a produrre auto, la BYD è anche il più grande produttore al mondo di batterie ricaricabili. L'esperienza, è proprio il caso di dirlo, accumulata nel settore, ha permesso di sviluppare un pacchetto batterie agli ioni di litio dal rapporto prezzo prestazioni molto vantaggioso. I cugini giapponesi sono avvertiti: la produzione di auto elettriche in Cina è il futuro e il paese vuole recitare la parte del leone, anzi, del dragone.
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BYD
domenica 2 agosto 2009
Nissan Leaf
Elettrica, dunque ecologica, "verde", come si suol dire. Verde come una foglia. E proprio foglia, in inglese leaf, si chiama la prima auto elettrica di serie sviluppata da Renault-Nissan sotto il marchio nipponico. Come le fronde degli alberi depurano l'aria, dicono alla Nissan, così la Leaf purificherà il traffico.
Si tratta di un vero e proprio modello di serie, che sarà in vendita in Europa, Giappone e Stati Uniti a fine 2010.
Lunga quattro metri e 45, cinque porte e cinque posti, la Leaf è equipaggiata con un motore elettrico abbastanza performante (109 CV, 280 Nm). L'autonomia è accettabile (160 km con una carica) e all'interno non manca davvero niente.
La Nissan Leaf sarà prodotta nello stabilimento giapponese di Oppama e, in quantità minore, nella fabbrica americana di Smyrna, Tennessee. Le batterie, invece, saranno costruite nel sito nipponico di Zama, ma anche in America, Gran Bretagna e Portogallo.
Si tratta di un vero e proprio modello di serie, che sarà in vendita in Europa, Giappone e Stati Uniti a fine 2010.
Lunga quattro metri e 45, cinque porte e cinque posti, la Leaf è equipaggiata con un motore elettrico abbastanza performante (109 CV, 280 Nm). L'autonomia è accettabile (160 km con una carica) e all'interno non manca davvero niente.
La Nissan Leaf sarà prodotta nello stabilimento giapponese di Oppama e, in quantità minore, nella fabbrica americana di Smyrna, Tennessee. Le batterie, invece, saranno costruite nel sito nipponico di Zama, ma anche in America, Gran Bretagna e Portogallo.
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Nissan Leaf
venerdì 31 luglio 2009
sabato 25 luglio 2009
Quali differenze tra le auto elettriche e le auto ibride?
Le auto che utilizzano sia motori elettrici che motori a combustione interna sono note come auto ibride. In tali veicoli, gli accumulatori vengono ricaricati da un motore a combustione interna.
I due propulsori sono adatti a coesistere in quanto hanno caratteristiche complementari. Il motore a combustione interna trasforma l'energia chimica del combustibile (di notevole densità energetica e facilmente approvigionabile dalla rete di rifornimento) con una efficienza accettabile, in particolare in alcuni punti di funzionamento. Il motore elettrico invece converte con una maggiore efficienza e versatilità un'energia disponibile a bordo in minori quantità.
Le auto elettriche più diffuse sono automobili vere e proprie, piccoli autocarri, veicoli per campi da golf, carrelli elevatori e veicoli simili. Esistono anche camion, moto, pullman e altri mezzi elettrici.
I veicoli elettrici hanno complessivamente una maggiore efficienza energetica rispetto a quasi tutti i motori a combustione interna. Un motore a benzina ha una efficienza energetica del 25-28%, un diesel si avvicina al 40%, mentre un motore elettrico a induzione in corrente alternata ha un'efficienza del 90%. Le auto elettriche non producono fumi di scarico né vapor d'acqua e, complessivamente, producono un inquinamento praticamente nullo se riforniti con energia prodotta da fonti rinnovabili.
I due propulsori sono adatti a coesistere in quanto hanno caratteristiche complementari. Il motore a combustione interna trasforma l'energia chimica del combustibile (di notevole densità energetica e facilmente approvigionabile dalla rete di rifornimento) con una efficienza accettabile, in particolare in alcuni punti di funzionamento. Il motore elettrico invece converte con una maggiore efficienza e versatilità un'energia disponibile a bordo in minori quantità.
Le auto elettriche più diffuse sono automobili vere e proprie, piccoli autocarri, veicoli per campi da golf, carrelli elevatori e veicoli simili. Esistono anche camion, moto, pullman e altri mezzi elettrici.
I veicoli elettrici hanno complessivamente una maggiore efficienza energetica rispetto a quasi tutti i motori a combustione interna. Un motore a benzina ha una efficienza energetica del 25-28%, un diesel si avvicina al 40%, mentre un motore elettrico a induzione in corrente alternata ha un'efficienza del 90%. Le auto elettriche non producono fumi di scarico né vapor d'acqua e, complessivamente, producono un inquinamento praticamente nullo se riforniti con energia prodotta da fonti rinnovabili.
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mercoledì 15 luglio 2009
Canada, 10mila dollari di incentivo a chi compra un'auto elettrica
Per incoraggiare il settore auto in difficoltà e porsi in prima linea sul piano delle tecnologie emergenti, la provincia dell'Ontario, in Canada, ha annunciato incentivi fino a 10mila dollari per chi acquista un'auto elettrica.
Secondo il premier dell'Ontario, i primi modelli di auto elettrica dovrebbero essere pronti il prossimo anno, ed essere messi in vendita al prezzo di 40mila dollari canadesi.
Le province del Quebec e del British Columbia hanno già approvato l'abbassamento del limite di velocità sulle strade sotto i quaranta chilometri orari, questo agevolerà la circolazione delle auto elettriche in Canada.
Il Canada punta senza esitazione sulle macchine elettriche; cosa accade intanto in Italia?
Secondo il premier dell'Ontario, i primi modelli di auto elettrica dovrebbero essere pronti il prossimo anno, ed essere messi in vendita al prezzo di 40mila dollari canadesi.
Le province del Quebec e del British Columbia hanno già approvato l'abbassamento del limite di velocità sulle strade sotto i quaranta chilometri orari, questo agevolerà la circolazione delle auto elettriche in Canada.
Il Canada punta senza esitazione sulle macchine elettriche; cosa accade intanto in Italia?
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domenica 5 luglio 2009
Auto elettriche a Brescia
Già all'inizio del prossimo anno, con ogni probabilità in primavera, circoleranno fra Brescia e Milano le prime 80 automobili elettriche. E secondo quanto raccontato da Renault e A2A, distributore di elettricità in Lombardia, le due città saranno punteggiate da centinaia di colonnine per la ricarica rapida delle batterie a ioni di litio, capaci di assicurare alle vetture un' autonomia di circa 160 chilometri.
La sperimentazione durerà alcuni mesi, e riguarderà con certezza il piccolo veicolo commerciale Kangoo Express. E' anche possibile che Kangoo sia affiancato dalla versione elettrica della New Megane.
Al centro della sfida di Renault resta però l'accordo con A2A per la creazione della rete di colonnine di rifornimento. Un'intesa che consentirà la ricarica rapida dell'auto in circa 20 minuti. Ma non basta. Già nei prossimi mesi fra Milano e Brescia la casa francese sperimenterà una nuova formula di rifornimento, la sostituzione rapida (circa 3 minuti) della batteria in apposite aree attrezzate.
Tutto bene, dunque? Mica tanto, prima di dirlo, dopo le parole, aspetto l'arrivo dei fatti...
La sperimentazione durerà alcuni mesi, e riguarderà con certezza il piccolo veicolo commerciale Kangoo Express. E' anche possibile che Kangoo sia affiancato dalla versione elettrica della New Megane.
Al centro della sfida di Renault resta però l'accordo con A2A per la creazione della rete di colonnine di rifornimento. Un'intesa che consentirà la ricarica rapida dell'auto in circa 20 minuti. Ma non basta. Già nei prossimi mesi fra Milano e Brescia la casa francese sperimenterà una nuova formula di rifornimento, la sostituzione rapida (circa 3 minuti) della batteria in apposite aree attrezzate.
Tutto bene, dunque? Mica tanto, prima di dirlo, dopo le parole, aspetto l'arrivo dei fatti...
martedì 30 giugno 2009
lunedì 22 giugno 2009
Auto elettriche Toyota
Toyota è da sempre una delle case automobilistiche tra le più attive per mantenere un buon compromesso tra le auto e l’ambiente.
Qualche anno fa, la Toyota RAV4EV ha lasciato ben sperare gli addetti ai lavori su un futuro veramente orientato alla mobilità sosteniibile.
In questi anni invece Toyota si è affermata come prima produttrice di automobili a portare sul mercato un’auto ibrida, la famosa Toyota Prius, che ormai sta avendo successo globale, non solo in Europa ed in Italia.
Ora che auto come la prossima Chevrolet Volt sono dietro l'angolo, e considerando anche piani del concorrente Mitsubishi, anche Toyota ha deciso di dare la scossa ai suoi progetti sulle auto elettriche.
Toyota programma di costruire una quantità di auto elettriche comprese tra le 20mila e le 30mila entro il 2012. Le batterie che userà Toyota saranno sviluppate insieme a Panasonic, e sfrutteranno l’ormai rodata tecnologia degli ioni di litio.
Qualche anno fa, la Toyota RAV4EV ha lasciato ben sperare gli addetti ai lavori su un futuro veramente orientato alla mobilità sosteniibile.
In questi anni invece Toyota si è affermata come prima produttrice di automobili a portare sul mercato un’auto ibrida, la famosa Toyota Prius, che ormai sta avendo successo globale, non solo in Europa ed in Italia.
Ora che auto come la prossima Chevrolet Volt sono dietro l'angolo, e considerando anche piani del concorrente Mitsubishi, anche Toyota ha deciso di dare la scossa ai suoi progetti sulle auto elettriche.
Toyota programma di costruire una quantità di auto elettriche comprese tra le 20mila e le 30mila entro il 2012. Le batterie che userà Toyota saranno sviluppate insieme a Panasonic, e sfrutteranno l’ormai rodata tecnologia degli ioni di litio.
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venerdì 12 giugno 2009
Taiwan combatte la crisi con le auto elettriche
Secondo Wu Ming-ji, direttore Generale del locale Dipartimento di Tecnologia Industriale, l’America vorrà almeno un milione di macchine elettriche per il 2015 e la Cina prevede di testare a breve mille macchine elettriche in 10 città differenti. Ormai sono numerosi i Paesi che si sono mossi in questa direzione, è un business gigantesco e senza esitazione Taiwan vuole combattere la crisi con le auto elettriche.
L'isola cinese evidentemente non vuole restare indietro nella corsa all’auto elettrica, il locale ministero degli Affari Economici ha anche annunciato questo mese la creazione di un consorzio per la ricerca industriale nel settore degli electric vehicles (EV), il cui business - stimano in Cina - potrebbe raggiungere 6 miliardi di euro per il 2020.
"Benché Taiwan al momento promuova ed offra solo l'acquisto di motorini elettrici, - ha spiegato Wu - il governo provvederà a breve a incentivare anche le macchine elettriche. La mobilità elettrica sarà presto una realtà in Cina."
L’industria automobilistica potrebbe unire gli sforzi con i settori dell'information tecnhology e dell'elettronica, già fiorenti a Taiwan. L'isola cinese avrà un importante ruolo anche nel mercato mondiale delle auto elettriche?
L'isola cinese evidentemente non vuole restare indietro nella corsa all’auto elettrica, il locale ministero degli Affari Economici ha anche annunciato questo mese la creazione di un consorzio per la ricerca industriale nel settore degli electric vehicles (EV), il cui business - stimano in Cina - potrebbe raggiungere 6 miliardi di euro per il 2020.
"Benché Taiwan al momento promuova ed offra solo l'acquisto di motorini elettrici, - ha spiegato Wu - il governo provvederà a breve a incentivare anche le macchine elettriche. La mobilità elettrica sarà presto una realtà in Cina."
L’industria automobilistica potrebbe unire gli sforzi con i settori dell'information tecnhology e dell'elettronica, già fiorenti a Taiwan. L'isola cinese avrà un importante ruolo anche nel mercato mondiale delle auto elettriche?
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martedì 2 giugno 2009
Il non lieto fine delle prime auto elettriche
Le prime auto elettriche in serie risalgono al 1996, quando General Motors lanciò la sua EV1. Il progetto è stato da subito improntato per la produzione di un'auto totalmente a trazione elettrica. La sua linea caratteristica le conferiva un CX di soli 0.19, record che tutt'ora persiste tra le auto di serie. La EV1 accelerava da 0 a 100 in 8.5 secondi e raggiungeva una velocità massima di Km/h. Le batterie al piombo-acido garantivano un'autonomia tra i 90 e 120 km a ogni ricarica. Successivi sviluppi nel pacco batterie estesero l'autonomia a 200 km. La ricarica completa delle batterie richiedeva 8 ore, sebbene bastassero solo 3 ore per raggiungere l'80%. In totale ne furono prodotte 1.117, circolando sulle strade statunitensi in regime di leasing. Stranamente, nonostante il successo riscosso dall'operazione, General Motors non consentì agli utilizzatori di riscattare le auto, ritirandole invece dalla circolazione e avviandole alla demolizione. Gli unici esemplari scampati allo sfasciacarrozze sono destinati ai musei e come esplicita clausola contrattuale, non possono essere rimesse in circolazione. Il sospetto che la prima generazione di auto elettriche sia stata sabotata dalla stessa General Motors è evidente, ma fino a quando gli interessi della mobilità sostenibile dovranno essere sacrificati in nome del dio denaro e del suo braccio destro petrolio?
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sabato 30 maggio 2009
giovedì 28 maggio 2009
Auto elettriche: Ford Ranger EV
Ancora un post su auto elettriche sconosciute ai più: Ford Ranger EV. Prodotto tra il 1998 e il 2002 in circa 1500 esemplari, questo pick-up leggero è stato concesso in leasing a privati. Le prime versioni utilizzavano un pacco batterie al piombo-acido che si dimostrò poco efficace e affidabile, soprattutto in condizioni di elevata temperatura ambientale. Sostituite da un pacco batterie al nichel-metallidrato, alcuni esemplari hanno percorso circa 200.000 km senza particolari problemi. Le prestazioni più che sufficienti nell'utilizzo quotidiano del veicolo, con una velocità massima di 125 Km/h e un'autonomia di 100 km circa. Al termine del leasing i veicoli sono stati avviati alla rottamazione. Solamente grazie all'iniziativa di pochi premurosi amanti delle auto elettriche, i veicoli sono stati riscattati al costo simbolico di un dollaro e, dopo un costoso cambio di batterie, continuano a circolare sulle strade, coccolati dai loro proprietari.
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mercoledì 13 maggio 2009
Auto elettriche rumorose?
Silenziosa come una barca a vela: questa è l'auto elettrica che tutti noi immaginiamo e sognamo. Potrebbe esserci presto la fine del mito, la Ue infatti sta per discutere l'emissione di una norma che obbligherà queste auto a simulare lo stesso rumore delle altre macchine.
Auto elettriche rumorose per tutelare la sicurezza stradale, dicono a Bruxelles: perché auto che non emettono nessun rumore sarebbero troppo pericolose per bambini, non vedenti, pedoni o i ciclisti.
Al momento, non si sa quale delle soluzioni possibili verrà adottata per risolvere il problema della "troppa silenziosità" delle auto elettriche. Un veicolo elettrico che viaggia a bassa velocità produce un livello quasi impercettibile per i pedoni, mentre a 60 chilometri orari il rombo eguaglia quello di un aspirapolvere. Le potenti associazioni di non vedenti sono state le prime a scendere in campo, e ora il rischio è che si scateni la fobia collettiva a considerare le auto elettriche un pericolo. L'altro rischio è che, in mancanza di una seria legislazione, si scateni l'altrettanto pericolosa inventiva dei piccoli fantasiosi produttori.
Se il legislatore Ue non interverrà presto, potremmo davvero trovarci in una specie di giungla dove le macchine faranno i rumori più strani?
Auto elettriche rumorose per tutelare la sicurezza stradale, dicono a Bruxelles: perché auto che non emettono nessun rumore sarebbero troppo pericolose per bambini, non vedenti, pedoni o i ciclisti.
Al momento, non si sa quale delle soluzioni possibili verrà adottata per risolvere il problema della "troppa silenziosità" delle auto elettriche. Un veicolo elettrico che viaggia a bassa velocità produce un livello quasi impercettibile per i pedoni, mentre a 60 chilometri orari il rombo eguaglia quello di un aspirapolvere. Le potenti associazioni di non vedenti sono state le prime a scendere in campo, e ora il rischio è che si scateni la fobia collettiva a considerare le auto elettriche un pericolo. L'altro rischio è che, in mancanza di una seria legislazione, si scateni l'altrettanto pericolosa inventiva dei piccoli fantasiosi produttori.
Se il legislatore Ue non interverrà presto, potremmo davvero trovarci in una specie di giungla dove le macchine faranno i rumori più strani?
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sabato 9 maggio 2009
La crisi delle auto elettriche?
Mentre che c'è combatte la crisi con le auto elettriche, qualcun altro afferma con decisione che il mercato delle auto elettriche è in crisi.
Su alcuni media di settore si racconta, per le auto elettriche, di una crisi di crescita. Sono mediamente costose e non è pratico ricaricarle se non si possiede un luogo proprio (garage, cortile) dove farlo. Il risparmio energetico e il minore impatto sul’ecosistema potrebbero essere in parte illusori: la gran parte dell’elettricità viene ancora prodotta grazie a idrocarburi, quindi si sposta il luogo dell’inquinamento dalla singola auto alla centrale che genera l’elettricità.
Io penso che sarebbero utili cifre precise per fare una valutazione. E' vero, il rombo dei cilindri non è equiparabile al grigio ronzio dell’elettricità, ma per il bene del pianeta sono disposto a sacrificarmi :-)
Su alcuni media di settore si racconta, per le auto elettriche, di una crisi di crescita. Sono mediamente costose e non è pratico ricaricarle se non si possiede un luogo proprio (garage, cortile) dove farlo. Il risparmio energetico e il minore impatto sul’ecosistema potrebbero essere in parte illusori: la gran parte dell’elettricità viene ancora prodotta grazie a idrocarburi, quindi si sposta il luogo dell’inquinamento dalla singola auto alla centrale che genera l’elettricità.
Io penso che sarebbero utili cifre precise per fare una valutazione. E' vero, il rombo dei cilindri non è equiparabile al grigio ronzio dell’elettricità, ma per il bene del pianeta sono disposto a sacrificarmi :-)
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giovedì 30 aprile 2009
martedì 21 aprile 2009
Il cinese più ricco è un costruttore di auto elettriche
La BYD ha iniziato producendo batterie per prodotti elettronici nel 1995, per poi entrare nell'industria automobilistica nel 2003 concentrandosi sui veicoli elettrici.
L'azienda ha fatto un balzo in avanti impressionante, crescendo dell'800 per cento dopo che l'imprenditore americano Warren Buffet ha comprato il 10% della compagnia. La Byd non ha nemmeno risentito della crisi internazionale perché ha seguito lo sviluppo della scienza, della nuova energia, dell'innovazione e dell'ecologia.
Sembra proprio che costruire veicoli elettrici in Cina sia un affare senza precedenti, infatti il fondatore della BYD (Build your dreams), il 43enne Mr. Wang Chuan Fu, è al primo posto della speciale classifica degli uomini più ricchi in Cina. Attualmente il suo patrimonio personale è stimato attorno ai 5 miliardi di dollari americani.
L'azienda ha fatto un balzo in avanti impressionante, crescendo dell'800 per cento dopo che l'imprenditore americano Warren Buffet ha comprato il 10% della compagnia. La Byd non ha nemmeno risentito della crisi internazionale perché ha seguito lo sviluppo della scienza, della nuova energia, dell'innovazione e dell'ecologia.
Sembra proprio che costruire veicoli elettrici in Cina sia un affare senza precedenti, infatti il fondatore della BYD (Build your dreams), il 43enne Mr. Wang Chuan Fu, è al primo posto della speciale classifica degli uomini più ricchi in Cina. Attualmente il suo patrimonio personale è stimato attorno ai 5 miliardi di dollari americani.
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martedì 14 aprile 2009
Auto elettriche sconosciute: Toyota RAV4EV
Ho scoperto che negli USA circolano alcune speciali auto elettriche, le Toyota RAV4EV. In commercio tra il 1997 e il 2003, 328 esemplari conservano ad oggi la loro efficienza. La RAV4EV deriva dalla versione con motore a combustione interna (senza tubo di scarico, ovviamente), ha una velocità massima di 126 km/h e un'autonomia tra i 160 e i 190 km. Il pacco batterie si è dimostrato particolarmente affidabile. Alcuni di questi veicoli hanno raggiunto la percorrenza di 240.000 km con il pacco batterie originali. Come nel caso della EV1, nonostante il favore del pubblico, la produzione terminò nel 2002 e non certo per mancanza di acquirenti. Indipendentemente da Toyota infatti, il brevetto del pacco batterie EV-95 utilizzato per la RAV4EV, finì nelle mani di Chevron (colosso petrolifero). Dopo una battaglia legale e 30 milioni di dollari di risarcimento, la produzione delle batterie venne cessata. Ancora una volta un progetto di successo, questa auto elettrica Toyota, è stato accantonato per preservare gli interessi dei soliti noti...
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Toyota RAV4EV
sabato 4 aprile 2009
L'auto elettrica in Germania
Il cancelliere tedesco Angela Merkel nominerà un commissario per la "mobilità elettrica" per promuovere lo sviluppo di auto elettriche. Il Ministero dell'Economia e il Ministero dei trasporti saranno gli organi di governo investiti dell'autorità di Governo per raggiungere l'obiettivo di un milione di auto elettriche in Germania entro il 2020. Evidentemente l'industria della Germania ha accolto con favore la decisione, al contrario di quella petrolifera.
I tedeschi stanno puntando al trasporto con auto elettriche in Germania? Forse è ancora presto per emettere sentenze, fatto sta che il cancelliere tedesco Angela Merkel ha anche dato l’annuncio di una particolare iniziativa della compagnia tedesca di elettricità RWE, rivolta proprio alla diffusione del trasporto elettrico.
Intanto i produttori di auto elettriche di Germania sono orgogliosi di presentare le loro ultime concept car elettriche ai vari motor show in giro per il mondo, ma i dubbi sull’impatto che queste potranno avere sul mercato di massa restano, al momento, intatti.
I tedeschi stanno puntando al trasporto con auto elettriche in Germania? Forse è ancora presto per emettere sentenze, fatto sta che il cancelliere tedesco Angela Merkel ha anche dato l’annuncio di una particolare iniziativa della compagnia tedesca di elettricità RWE, rivolta proprio alla diffusione del trasporto elettrico.
Intanto i produttori di auto elettriche di Germania sono orgogliosi di presentare le loro ultime concept car elettriche ai vari motor show in giro per il mondo, ma i dubbi sull’impatto che queste potranno avere sul mercato di massa restano, al momento, intatti.
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martedì 31 marzo 2009
giovedì 26 marzo 2009
Lascia o raddoppia? Tesla Model S
Finalmente la casa automobilistica americana raddoppia: è il momento della Tesla Model S. Siamo alle prese con un progetto che può segnare la svolta nel campo delle auto elettriche. Questa moderna berlina a 7 posti, dalla linea molto affascinante e che ricorda da vicino la Jaguar XF, raggiunge da fermo i 100 Km/h 5.8 secondi e una velocità massima di oltre 190 Km/h. Uno schermo da 17 pollici touchscreen consente di gestire la configurazione dell'auto con un semplice tocco. Dotata di connettività 3G, è predisposta anche per ricevere la TV HD. Per un prezzo di soli 38.000€, sembra già chiaro a tutti che la Tesla Model S rappresenterà il punto di riferimento per tutte le auto elettriche da qui in avanti. La batteria di base assicura un'autonomia di 240 Km e con una normale presa elettrica da 220 Volt, la ricarica completa avviene in 4 ore mentre per l'80% della ricarica bastano solo 45 minuti con un apposito caricatore. Inoltre è stato prevista la possibilità di sostituire il pacco batterie in soli 8 minuti. Entusiasmante. Le prime consegne di questa Tesla inizieranno alla fine del 2011. Oltre che molto bella, rappresenta già lo stato dell'arte delle auto elettriche. Già sogno di averne una tutta per me!
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domenica 15 marzo 2009
Sistemi per la ricarica veloce delle auto elettriche
A metà anni novanta, alcune stazioni di carica, ricaricavano le auto elettriche in un'ora. Qualche anno dopo la Ford acquistò un sistema di ricarica veloce prodotto dalla AeroVironment, chiamato PosiCharge, per sperimentarlo nelle sue flotte sperimentali di Ford Ranger elettriche, che riuscivano a caricare i loro accumulatori piombo-acido in tempi tra i sei e quindici minuti.
In questo crescendo di sviluppo tecnologico, appena un anno dopo la General Motors annunciò una versione del suo sistema Magne Charge che poteva ricaricare le batterie NiMH in circa dieci minuti, fornendo un'autonomia da 96 a 160 km. Dieci minuti sono sufficienti per cominciare a considerare un uso continuo e quotidiano di un'auto elettrica...
Nel 2005, la Toshiba costruì un dispositivo portatile che si dichiarava come capace di ricevere una ricarica dell'80% in circa 60 secondi. Direi che può bastare per considerare pari la partita temporale tra il pieno di combustibile e la ricarica di una batteria elettrica.
Va detto che a molte persone non serve una ricarica veloce perché ad una certa ora della giornata dispongono di sufficiente tempo, di giorno nel parcheggio del luogo di lavoro, oppure di notte nel parcheggio di casa...
In questo crescendo di sviluppo tecnologico, appena un anno dopo la General Motors annunciò una versione del suo sistema Magne Charge che poteva ricaricare le batterie NiMH in circa dieci minuti, fornendo un'autonomia da 96 a 160 km. Dieci minuti sono sufficienti per cominciare a considerare un uso continuo e quotidiano di un'auto elettrica...
Nel 2005, la Toshiba costruì un dispositivo portatile che si dichiarava come capace di ricevere una ricarica dell'80% in circa 60 secondi. Direi che può bastare per considerare pari la partita temporale tra il pieno di combustibile e la ricarica di una batteria elettrica.
Va detto che a molte persone non serve una ricarica veloce perché ad una certa ora della giornata dispongono di sufficiente tempo, di giorno nel parcheggio del luogo di lavoro, oppure di notte nel parcheggio di casa...
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domenica 8 marzo 2009
Auto elettriche: Honda EV plus
Un nuovo post alla scoperta delle auto elettriche: Honda EV Plus. Solo 340 esemplari della EV Plus, una compatta cittadina a 4 posti, sono stati prodotti. Commercialmente dimostratasi un flop, è in realtà stata un utile banco di prova e messa a punto per le batterie dei modelli ibridi che Honda a rilasciato a partire dal 1999.
La EV Plus era dotata di pacco batterie senza piombo e un caricabatterie integrato a conduzione. Le prestazioni della piccola cittadina erano di tutto rispetto: 130 Km/h di velocità massima, 9 secondi da 0 a 100 e autonomia di poco superiore ai 150 km. Al termine del leasing tutti i veicoli vennero ritirati dalla Honda che, dopo averli smantellati, riutilizzò i componenti nello sviluppo di diversi prototipi a propulsione alternativa.
La EV Plus era dotata di pacco batterie senza piombo e un caricabatterie integrato a conduzione. Le prestazioni della piccola cittadina erano di tutto rispetto: 130 Km/h di velocità massima, 9 secondi da 0 a 100 e autonomia di poco superiore ai 150 km. Al termine del leasing tutti i veicoli vennero ritirati dalla Honda che, dopo averli smantellati, riutilizzò i componenti nello sviluppo di diversi prototipi a propulsione alternativa.
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sabato 28 febbraio 2009
martedì 24 febbraio 2009
Auto elettriche da record
Esistono anche auto elettriche da record. Ci riferiamo alla Shelby Ultimate Aero EV, prodotta dall'americana Shelby per l'appunto, dotata di due motori in grado di erogare ben 1000 CV e raggiungere la velocità massima record di 334 Km/h. Con una ricarica, la Ultimate Aero EV ha un'autonomia di circa 300 Km.
In base alle dichiarazioni del costruttore, è possibile ricaricare completamente le batterie in 10 minuti tramite una normale presa di elettricità da 220 volt. L'autovettura è infatti dotata di un caricabatterie integrato chiamato 'Charge on the Run'.
La produzione dovrebbe iniziare a giugno, sebbene la casa americana non preveda grossi volumi di vendita per questo modello. Si tratta infatti più che altro di un messaggio chiaro al mondo dell'auto, affermando con forza come oramai i complessi di inferiorità delle auto elettriche sono completamente andati in frantumi. La tecnologia messa a punto servirà per sviluppare progetti futuri da produrre in massa. Non so voi amanti del cavallino, ma io un giro su questa supercar me lo farei molto volentieri...
In base alle dichiarazioni del costruttore, è possibile ricaricare completamente le batterie in 10 minuti tramite una normale presa di elettricità da 220 volt. L'autovettura è infatti dotata di un caricabatterie integrato chiamato 'Charge on the Run'.
La produzione dovrebbe iniziare a giugno, sebbene la casa americana non preveda grossi volumi di vendita per questo modello. Si tratta infatti più che altro di un messaggio chiaro al mondo dell'auto, affermando con forza come oramai i complessi di inferiorità delle auto elettriche sono completamente andati in frantumi. La tecnologia messa a punto servirà per sviluppare progetti futuri da produrre in massa. Non so voi amanti del cavallino, ma io un giro su questa supercar me lo farei molto volentieri...
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sabato 21 febbraio 2009
Chi ha ucciso l'auto elettrica?
Esiste un documentario sulle auto elettriche, uscito in America qualche anno fa, che parla del mistero delle auto elettriche ad alta efficienza che nel 1996 iniziarono a comparire in California, e che furono messe al macero dopo qualche anno.
I retroscena che svelano come le grandi compagnie petrolifere abbiano incentivato fortemente i governi Usa, per impedire che avvenisse il temuto passaggio da benzina a elettricità, sono inquietanti.
Il documentario in questione si chiama Chi ha ucciso le auto elettriche? Per maggiori informazioni potete visitare il sito ufficiale del film, o vedere qui il trailer.
I retroscena che svelano come le grandi compagnie petrolifere abbiano incentivato fortemente i governi Usa, per impedire che avvenisse il temuto passaggio da benzina a elettricità, sono inquietanti.
Il documentario in questione si chiama Chi ha ucciso le auto elettriche? Per maggiori informazioni potete visitare il sito ufficiale del film, o vedere qui il trailer.
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mercoledì 4 febbraio 2009
Il programma CalCars della Davis University in California
Un programma no profit, noto come California Cars Initiative, CalCars, è stato sviluppato dalla Davis University of California. Nell'ambito di questo progetto, sono state trasformate automobili ibride Toyota Prius per farle funzionare come veicoli elettrici plug-in (PHEV), tramite l'istallazione di accumulatori addizionali e modifiche al software di controllo.
Questi veicoli attualmente funzionano come vetture elettriche per viaggi corti, traendo la loro carica da caricatori elettrici nelle case e nei luoghi di lavoro. Per viaggi più lunghi il veicolo si comporta come un ibrido.
Alcuni prototipi di auto elettrica di trasformazione che usano batterie piombo-acido sono attualmente in uso, e la CalCars attivamente sollecita la donazione di ulteriori veicoli e fondi per lo sviluppo dei loro progetti...
Questi veicoli attualmente funzionano come vetture elettriche per viaggi corti, traendo la loro carica da caricatori elettrici nelle case e nei luoghi di lavoro. Per viaggi più lunghi il veicolo si comporta come un ibrido.
Alcuni prototipi di auto elettrica di trasformazione che usano batterie piombo-acido sono attualmente in uso, e la CalCars attivamente sollecita la donazione di ulteriori veicoli e fondi per lo sviluppo dei loro progetti...
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sabato 31 gennaio 2009
mercoledì 21 gennaio 2009
Le auto elettriche nei film
In almeno un paio di film, si nota chiaramente l'utilizzo di auto elettriche: in Gattaca, un vecchio film di fantascienza del 1997, il regista Andrew Niccol ambienta in un futuro prossimo una strana storia di lotte di classe tra chi è nato programmato geneticamente e chi è nato con un patrimonio genetico naturale. Lo stile degli abiti, delle acconciature, l'architettura degli edifici e le carrozzerie delle automobili elettriche su cui viaggiano i protagonisti della pellicola, si rifà ai primi anni sessanta.
In Minority Report, noto film di fantascienza del 2002 con Tom Cruise e regia di Steven Spielberg, il 2054 raccontato è credibile: all'epoca, fu convocato gruppo di futurologi perché immaginasse un reale scenario tecnologico. Tra costoro v'erano esperti del MIT, del dipartimento di ricerca biomedica alla difesa Usa, di software e di realtà virtuale. Tra diavolerie di ogni tipo tra cui veicoli a propulsione magnetica che volano tra strade e palazzi, non mancano avveniristiche auto elettriche.
In Minority Report, noto film di fantascienza del 2002 con Tom Cruise e regia di Steven Spielberg, il 2054 raccontato è credibile: all'epoca, fu convocato gruppo di futurologi perché immaginasse un reale scenario tecnologico. Tra costoro v'erano esperti del MIT, del dipartimento di ricerca biomedica alla difesa Usa, di software e di realtà virtuale. Tra diavolerie di ogni tipo tra cui veicoli a propulsione magnetica che volano tra strade e palazzi, non mancano avveniristiche auto elettriche.
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giovedì 15 gennaio 2009
Renault ZE
Renault Z.E. (acronimo di Zero Emissioni) rappresenta una gamma di concept car a propulsione interamente elettrica, della casa automobilistica francese Renault.
Il progetto Renault ZE, presentato nel 2008, consiste nella costruzione di una gamma di veicoli interamente a propulsione elettrica, con la promessa di garantire la totale assenza di gas di scarico inquinanti e di ridurre al minimo il rumore prodotto da queste auto elettriche.
Le auto elettriche Renault previste in produzione per il progetto Zero Emissioni di Renault sono 4 e saranno immesse sul mercato mondiale tra l'anno 2011 e il 2012: la Fluence ZE, la Kangoo ZE, la Twizy ZE, e la Zoe ZE.
Il progetto Renault ZE, presentato nel 2008, consiste nella costruzione di una gamma di veicoli interamente a propulsione elettrica, con la promessa di garantire la totale assenza di gas di scarico inquinanti e di ridurre al minimo il rumore prodotto da queste auto elettriche.
Le auto elettriche Renault previste in produzione per il progetto Zero Emissioni di Renault sono 4 e saranno immesse sul mercato mondiale tra l'anno 2011 e il 2012: la Fluence ZE, la Kangoo ZE, la Twizy ZE, e la Zoe ZE.
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venerdì 9 gennaio 2009
Auto elettriche secondo Mitsubishi
Ecco l'interpretazione personale della Mitsubishi sulle auto elettriche: presentata la i-MiEV, basata su un'auto già in produzione. La formula prevede 4 passeggeri, velocità massima di 145 Km/h e batterie al litio con autonomia di 160 Km e che possono essere ricaricate in mezz'ora all'80% della loro capacità tramite un caricabatterie dedicato. Se attaccata alla normale presa elettrica, richiede 6 ore per una carica completa. Il dato più impressionante però riguarda il costo chilometrico: Mitsubishi promette che la sua iMiev percorre oltre 16.000 KM con l'equivalente di 55€, calcolato al prezzo attuale dell'elettricità domestica nel Regno Unito. Se veritiero questo dato sarebbe strabiliante; so già che la sperimentazione inizierà nel Febbraio 2010 e Londra sarà una delle città pilota. Magari dovrei andare a provarla e riportarvi le mie impressioni.
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