A metà anni novanta, alcune stazioni di carica, ricaricavano le auto elettriche in un'ora. Qualche anno dopo la Ford acquistò un sistema di ricarica veloce prodotto dalla AeroVironment, chiamato PosiCharge, per sperimentarlo nelle sue flotte sperimentali di Ford Ranger elettriche, che riuscivano a caricare i loro accumulatori piombo-acido in tempi tra i sei e quindici minuti.
In questo crescendo di sviluppo tecnologico, appena un anno dopo la General Motors annunciò una versione del suo sistema Magne Charge che poteva ricaricare le batterie NiMH in circa dieci minuti, fornendo un'autonomia da 96 a 160 km. Dieci minuti sono sufficienti per cominciare a considerare un uso continuo e quotidiano di un'auto elettrica...
Nel 2005, la Toshiba costruì un dispositivo portatile che si dichiarava come capace di ricevere una ricarica dell'80% in circa 60 secondi. Direi che può bastare per considerare pari la partita temporale tra il pieno di combustibile e la ricarica di una batteria elettrica.
Va detto che a molte persone non serve una ricarica veloce perché ad una certa ora della giornata dispongono di sufficiente tempo, di giorno nel parcheggio del luogo di lavoro, oppure di notte nel parcheggio di casa...
domenica 15 marzo 2009
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